Quando si stipula un contratto di locazione, qualsiasi sia la cifra del canone mensile che l’affittuario deve pagare, è necessario effettuare una registrazione presso Agenzia delle Entratate, che prevede anche il pagamento delle imposte ad esso correlate.

Se tale registrazione viene fatta secondo le consuete modalità, ovvero in forma cartacea, bisogna munirsi di un documento apposito da compilare, ovvero il modello 69.

Come funziona la compilazione

Prima di procedere con la compilazione del documento, è necessario pagare le imposte di registro correlate al contratto di affitto: tale somma viene calcolata dai contraenti, ed effettuare il versamento presso i servizi appositamente incaricati, ovvero gli uffici postali o gli sportelli bancari.

modello 69Una volta effettuato il pagamento, il modello 69 deve essere compilato nella sua interezza e depositato presso l’Agenzia delle Entrate. Qualora il proprietario dell’immobile e la persona che andrà a pagare l’affitto abbiano optato per il regime della cedolare secca, devono segnalare tale decisione in una apposita sezione del modello.

Caratteristiche del contratto

Quali sono le tipologie di immobili che prevedono la compilazione del modello 69, e che scadenze sono previste?

La risposta a questa serie di domande è abbastanza semplice. Infatti, vanno registrati presso l’Agenzia delle Entrate tutti i contratti relativi all’affitto e locazione di beni immobili, siano essi considerati come fondi rustici oppure stipulati da chi è passivo di IVA.

Per quanto riguarda la scadenza della registrazione, non si può andare oltre i 30 giorni rispetto alla data specificata sul contratto; se l’immobile viene affittato per un periodo inferiore al mese, non è necessario effettuare l’operazione di registrazione.

Come avviene la registrazione

Oltre a compilare il modello 69, per registrare il canone di locazione occorre portare una serie di documenti ulteriori:

due copie del contratto da registrare, con firma originale dei contraenti

i contrassegni telematici per pagare l’imposta di bollo, datati successivamente al giorno specificato sul contratto, per un importo totale di euro 16,00 euro ogni 4 facciate scritte, ovvero ogni 100 righe. Non va considerata tale imposta in caso di regime di cedolare secca.

La ricevuta di pagamento dell’imposta di registro; chi opta per la cedolare secca non deve versarla ma comunque deve dimostrare di aver pagato l’imposta sostitutiva, entro gli stessi termini relativi al pagamento dell’IRPEF.